Lo scorso sabato è andata in onda negli USA la puntata finale (n. 22) della terza stagione di Fringe. Non continuate a leggere il post se temete gli spoiler!
Progettata evidentemente più come trampolino per una stagione successiva che come finale auto-conclusivo, la puntata 22 ha infatti dato risposta ad alcuni quesiti ma ne ha aperti molti altri.
Punto cardine dell'episodio, sul finire, la sparizione di Peter Bishop, che dopo aver azionato la Macchina che governa il confine fra i due universi paralleli, scongiura l'auto-distruzione obbligando Walter e il suo alter ego dell'Altra Parte a trovarsi faccia a faccia per raggiungere una soluzione pacifica, dopodiché, semplicemente svanisce, dalla scena così come dalla memoria dei suoi amici, nemici e "padri".
Già questa sparizione contiene un paradosso che dovrà essere sciolto, visto che proprio la sottrazione di Peter al Secondo Universo è stata il fattore di innesco dell'intera vicenda. Sono gli Osservatori a suggerirci che "he never existed" (non è mai esistito), e a questo punto vi sarebbero diverse possibili interpretazioni:
1) Peter non è mai nato?
2) L'intervento di Peter nella macchina è stato tale da modificare il passato, evitando che Walter lo sottraesse alla sua legittima famiglia d'origine, lasciando che morisse nel 1985 ancora bambino?
In questi due casi non si comprende però come si sia arrivati al presente in cui i rappresentanti dei due mondi si ritrovano faccia a faccia.
3) La macchina ha funzioni ancora ignote, oppure è tarata in maniera tale da sradicare l'operatore che la manovra dal flusso temporale, forse per sua stessa protezione?
4) Gli Osservatori hanno creato Peter per porre rimedio a una collisione intermondiale altrimenti inevitabile a prescindere dalla sua vicenda personale? O hanno addirittuta creato Walter e il suo "alternativo" con lo stesso scopo, e così per Olivia e la sua alter ego e tutti i cosidetti "primi nati"?
Tutte queste ipotesi implicano l'esistenza di uno o più paradossi, che sono di regola ineliminabili in qualunque maniera si tratti il viaggio nel tempo. Lo stesso Walter ce lo ricorda, affermando, nel salto in avanti di Peter nel 2026 (la data si evince dal fatto che Peter afferma di aver effettuato l'intervento di distruzione dell'Altra Parte 15 anni prima, e forse anche dal numero identificativo dell'auto della polizia, 2026, che nel "nostro" presente è parcheggiata fuori dal museo in cui è custodita la chiave per l'apertura della Macchina), che se Peter svolgerà la sua missione cambiando il passato, non dovrà stupirsi del "paradosso".
Molto divertente in tal senso la scena in cui Walter piega su se stesso il foglio su cui è disegnata l'immagine di Olivia che con il pensiero neutralizza la Macchina gemella nell'altro Universo e così aiuta Peter a entrare nella Macchina nel nostro, a indicare la circolarità del paradosso. Non dimentichiamo che i "pimi nati" sono i nostri stessi protagonisti, che nel flusso non ancora modificato avevano probabilmente realizzato la macchina e le istruzioni e l'hanno scagliata indietro nel tempo attraverso un wormhole.
5) e comunque, chi diavolo sono gli Osservatori?
5) e comunque, chi diavolo sono gli Osservatori?
Ma per tutte queste risposte dovremo attendere la prossima stagione, in merito alla quale il produttore J. H. Wyman ha recentemente dichiarato che 1) ci sarà una quarta stagione! 2) Joshua Jackson (Peter) vi prenderà parte.
Ci tocca attendere il prossimo autunno.
Alcuni dei passi sopra sono ispirati da questo articolo.
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