venerdì 23 dicembre 2011

PROMETHEUS di Ridley Scott: il primo teaser.

La rete è impazzita per la propagazione virale, ieri, del primo teaser in assoluto di Prometheus di Ridley Scott. La maggior parte del "sistema immunitario" del web, così drasticamente sollecitato, continua a definire il film come un "prequel di Alien", ma noi sappiamo (vedere qui) che lo stesso Sir Scott ha chiarito a San Diego che si tratterà invece di "un film diverso, che però contiene qualcosa che rimanderà al celebre primo capolavoro nella misura in cui risponderà a una domanda rimasta inesplorata in Alien."
Il teaser ovviamente non dice molto, assolvendo alla sua funzione principale, ovvero aprire dozzine di domande cui nessuno è in grado di (o vuole) rispondere.
L'uscita del film è prevista per giugno. Ci chiediamo se sarà così anche per l'Italia o se ci toccherà subire l'ennesimo rinvio di natura commerciale all'autunno successivo.



Nel cast, tra gli altri, Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Guy Pearce e Idris Elba.

martedì 20 dicembre 2011

MiB3: il trailer italiano.

Rubiamo la notizia da Fantascienza.com che ci avvisa che, già da qualche giorno in realtà, è online il trailer di MiB3 - Men in Black 3, ossia il terzo capitolo della fortunata serie cinematografica con Will Smith e Tommy Lee Jones. Da notare la presenza nel cast di Emma Thompson. 
La novità di questo terzo capitolo? Si viaggia nel tempo. Uscita prevista: maggio 2012.

lunedì 24 ottobre 2011

Sitges Film Festival: tutti i trailer su FS&Dintorni!

Conclusosi circa da una settimana il Festival del Cinema Fantastico di Sitges 2011, abbiamo effettuato una ricerca capillare in YT di ogni singolo lungo o cortometraggio che abbia ricevuto un premio. Di seguito troverete quindi i link ai trailer di tutti i film, divisi per sezione, e nel caso dei corti spesso l'intero filmato. C'è davvero da divertirsi, pur sapendo che pochi, ahimè, raggiungeranno il grande schermo.
Buona visione!

 

Miglior cortometraggio
Ex aequo  Dirty Silverwear di Steve Daniels e The Unliving, di Hugo Lilja

Miglior design di produzione
Marc Thiébault
per Livide (Alexandre Bustillo, Julian Maury)

Migliori effetti speciali al trucco
Steven Kostanski
per The Divide (Xavier Gens)

Migliori effetti speciali
Lluís Castells
e Javier García per Eva (Kike Maíllo)

Miglior colonna sonora originale
Steven Price
per Attack the Block (Joe Cornish)

Miglior cinematografia
Markus Förderer
e Tim Fehlbaum, per Hell (Tim Fehlbaum)

Miglior sceneggiatura
Lucky Mckee
e Jack Ketchum, per The Woman (Lucky Mckee)

Miglior attrice
Brit Marling
per Another Earth (Mike Cahill)

Miglior attore
Michael Parks
per Red State (Kevin Smith)

Miglior regista
Na Hong-jin
per The Yellow Sea

Premio speciale della Giuria
Attack the Block,
di Joe Cornish

Miglior lungometraggio
Red State,
di Kevin Smith




Premio Òrbita


Premio speciale della Giuria
Colour Bleed,
di Peter Szewczyk (corto)

Miglior lungometraggio
Guilty of Romance,
di Sion Sono


Premi Carnet Jove

Miglior lungometraggio OFICIAL FANTÀSTIC A COMPETICIÓ
Bellflower, di Evan Glodell

Miglior lungometraggio MIDNIGHT X-TREME
Detention,
di Joseph Kahn


Noves Visions

Miglior lungometraggio
Night Fishing, di PARKing CHANce (Park Chan-wook e Park Chan-kyong)

Diploma documentario
Knuckle,
di Ian Palmer

Diploma film "discovery"
Invasion of Alien Bikini,
di Oh Young-doo

Diploma film "dark"
Kill me please,
di Olias Barco

Diploma miglior corto
Coup de grace,
di Clara van Gool

Menzione speciale
Underwater Love,
di Shinji Imaoka


Casa Àsia

Miglior lungometraggio
The Unjust,
di Ryoo Seung-wan



Premio del pubblico EL PERIÓDICO DE CATALUNYA

Miglior lungometraggio
Attack the Block,
di Joe Cornish


Nuovi autori BUÑUEL INSTITUTE della FUNDACIÓ AUTOR

Miglior regia
La gota,
di Daniel Piera and Beatriz Escolar (Universitat Ramon Llull-Blanquerna).

Miglior sceneggiatura
Ex aequo a Camille, di Carme Puche (Universitat Oberta de Catalunya – UOC), e a Exercici, di Raúl Pérez (Bande à Part).

Miglior colonna sonora originale
Chroma,
di Juan Andrés González (Universitat Pompeu Fabra).

Menzione speciale per il documentario Me llamo Peng, di Jahel Guerra e Victoria Molina de Carranza (Universitat Autònoma de Barcelona – UAB).

Menzione speciale per l'animazione Desde el averno, di Raúl García, Núria Argemí, Mariona Consuegra, Saúl Darú, Maria Moreira, Clara Vallvé e Bernat Vilaseca (Escola d’Animació de Catalunya, 9 Zeros).


ANIMA'T – Premio Gertie

Miglior film d'animazione
Tatsumi,
di Eric Khoo

Miglior corto d'animazione
Dripped, di Léo Verrier

Diploma Miglior Family Film
Leafie,
di Oh Sung-yoon


Méliès d'argento

Méliès d'argento per il miglior lungometraggio europeo 
Kill List,
di Ben Wheatley

Menzione speciale
Hell,
di Tim Fehlbaum

Menzione speciale
Krokodyle, di Stefano Bessoni
 

Méliès d'argento per il miglior corto europeo 
The Unliving,
di Hugo Lilja

Menzione speciale
Magic Piano 3D, di Martin Clapp


MÉLIÈS d'oro

Méliès d'oro per il miglior lungometraggio europeo 
Balada Triste de Trompeta, di Álex de la Iglesia

Méliès d'oro per il miglior corto europeo 
Suiker (Sugar), di Jeroen Annokkee


Premi della critica

Premio Jose Luis Guarner
Attack the Block,
di Joe Cornish

Premio Citizen Kane
Ex aequo a El páramo, di Jaime Osorio, e Trabalhar cansa, di Juliana Rojas e Marco Dutra


BRIGADOON Paul Naschy

Miglior corto
8,
di Raúl Cerezo

venerdì 21 ottobre 2011

Corto: Plot Device.


Questo cortometraggio di nove minuti è diretto da Seth Worley e prodotto dalla Red Giant’s per promuovere il software utilizzato per la realizzazione del film stesso, Magic Bullet Suite 11, con un budget limitato. Un modo intelligente di farsi pubblicità. 
Una raccomandazione: non mollate ai titoli di coda. Buon divertimento!

venerdì 14 ottobre 2011

DARK RESURRECTION - VOL. 0

Pur non essendo fra i fan più sfegatati della nuova trilogia dei nostri anni, mi associo al coro degli elogi in rete per Dark Resurrection Vol. 0, il fan movie di Angelo Licata ispirato all'Universo di Star Wars/Guerre Stellari e del tutto privo di fini di lucro, approdato all'attenzione del pubblico internazionale: il post dedicatogli dal mitico Blog Io9 (qui) è intitolato "il meraviglioso film italiano di Star Wars che non hai mai saputo di desiderare".
Credo che raramente un prodotto "fan made", per di più realizzato con appena 27.350 €, abbia raggiunto simili livelli. Il film è concepito come un prequel del già noto "Vol. 1".
Potete guardare liberamente online l'intero filmato qui di seguito oppure collegarvi al sito originale, qui.
Partecipare al finanziamento di "Dark Resurrection Vol. 2", di cui in coda troverete un teaser di pre-produzione, è doveroso ed è possibile seguendo questo link.



giovedì 22 settembre 2011

Corto: The Raven.

Sempre alla ricerca di corti interessanti, Vi proponiamo oggi "The Raven" del trentasettenne peruviano Ricardo de Montreuil, che sta avendo molto successo in rete.
C'è da riflettere sulla quantità di film che molti giovani registi stanno producendo in tutto il mondo sul tema della rivolta ad autorità inique. Un chiaro segno dei tempi.
Seguendo questo link troverete un'intervista recente al regista e produttore.
Buona visione.

domenica 18 settembre 2011

Fantascienza ungherese: Thelomeris.

Il cinema ungherese, in collaborazione con quello USA, fa il suo ingresso nella fantascienza. Dal giovane regista Balaz Hatvani ecco in arrivo Thelomeris - City of Time, che dopo oltre tre anni di lavorazione è ormai pronto. Prodotto dall'indipendente Trickorn Productions, il trailer ci porta nell'atmosfera steampunk di una città del futuro, la cui origine è ignota ai suoi stessi abitanti, e i cui interessi ruotano attorno a una misteriosa "fabbica degli orologi".
Da notare la partecipazione di Mark Hamill, ovvero il mitico Luke Skywalker, sia come protagonista che come consulente per la sceneggiatura.
Speriamo che riesca ad arrivare anche nelle sale italiane.


martedì 13 settembre 2011

Nude Mani - Bare Hands Short film.

Un'altra avventura parte oggi. In realtà è partita già da qualche tempo, ma entriamo ora nella fase critica. Dal mio racconto breve "Nude mani" (info: qui), apparso sul Numero 1 della rivista digitale Altrisogni (tutti i post sulla rivista: qui) verrà tratto un corto cinematografico.
Per il momento non possiamo dire di più.
Per tutte le informazioni vi rimando alla pagina appena creata in Facebook, della quale copio le informazioni di base di seguito a questa immagine, realizzata da Ettore Biondo.


In un remoto futuro un gruppo di umanoidi scopre un'oggetto che cambierà per sempre il modo in cui vedono il mondo. 
Il corto, uno dei più ambiziosi degli ultimi anni in Italia, prevede la creazione di quattro creature animatronics, che verranno realizzate dalla Destiny Industries di Verona. Verrà diretto da Ettore Biondo, illustratore freelance con tre anni di esperienza, che lavorerà anche come direttore artistico del corto, ed Antonio Palmieri, con sette anni di esperienza nel campo degli spot e del broadcast come compositing artist e motion graphic artist. Il corto è tratto dal racconto breve "Nude mani" di Francesco Troccoli, scrittore italiano di fantascienza, apparso per la prima volta sul numero 1 della rivista italiana Altrisogni. Il supervisore degli animatronics sarà Terence Popolo Rubbio (http://www.destinyindustries.com), il quale ha partecipato a numerose produzioni cinematografiche tra le quali Gremlins, Independence day, Men in black, X-files, Rome, Gangs of New York e Apocalypto.
I set, che saranno interamente digitali, verranno realizzati da Ciro Sannino (http://www.grafica3dblog.it) e Carmine Di Feo (http://www.rhinoblog.it), due dei più importanti istruttori di rendering 3D italiani.

venerdì 2 settembre 2011

Domani a Venezia la prima di Contagion.

Domani, 3 settembre, il Festival di Venezia ospiterà la prima fuori concorso di Contagion, il nuovo film di Steven Soderbergh, che vede nel cast la presenza di Matt Damon, Kate Winslet, Marion Cotillard, Jude Law, Gwyneth Paltrow e Laurence Fishburne.
L'augurio è che un cast così eccezionale possa aver contribuito a un prodotto che sappia discostarsi (ci chiediamo e attendiamo di vedere come) da un filone ultrasfruttato e monotono, basato sul catastrofismo scatenato dalla pandemia mondiale. Il film raggiungerà le sale italiane già il prossimo 10 settembre (all'estero il 9). 
Nel frattempo è stato oggi rilasciato il sito virale del film (risparmiamoci i giochi di parole!).
Contagion segue il rapido sviluppo di un virus letale trasportato dall’aria che uccide nel giro di pochi giorni in seguito all'esposizione anche a un singolo esemplare dell'agente patogeno. Col rapido diffondersi dell’epidemia, la comunità medica mondiale si affretta a trovare una cura e controllare il panico che si diffonde più velocemente del virus stesso. Nel frattempo, la popolazione si sforza di sopravvivere in una società ormai allo sbando.

mercoledì 31 agosto 2011

Fantascienza italiana al Festival di Venezia: L'arrivo di Wang.

Il premio “Best Innovative Budget” nella categoria Controcampo Italiano della 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stato oggi assegnato al film L’Arrivo di Wang dei Manetti Bros che lo hanno scritto, prodotto e diretto. Il film racconta di  Gaia (Francesca Cuttica), un’interprete di cinese che viene chiamata per una traduzione urgentissima e segretissima. Si troverà di fronte il signor Curti (Ennio Fantastichini), un agente privo di scrupoli, che deve interrogare un fantomatico "signor Wang". Ma per la segretezza l’interrogatorio avviene al buio e Gaia non riesce a far bene il suo lavoro. Quando la luce viene accesa Gaia scoprirà il motivo per cui l’identità del signor Wang veniva tenuta segreta. Davanti a lei si troverà infatti un essere proveniente da un altro mondo. Un incontro che cambierà per sempre la sua vita... e quella di tutto il pianeta.
Gli effetti speciali del film sono opera della Palantir Digital, basata a Roma, che ha riunito un team di esperti tutto italiano con alle spalle esperienze internazionali di prim’ordine. Fra questi, c'è Maurizio Memoli, che oltre ad aver disegnato il "protagonista" Mr. Wang ha contribuito alla realizzazione di blockbuster come Avatar e Tintin, che uscirà a breve.
Un ottimo segnale che suggerisce fra l'altro una ripresa della fantascienza cinematografica made in Italy.
Attendiamo perciò con trepidazione l'arrivo di Wang... nelle sale!

martedì 30 agosto 2011

No Escape, di Dan Trachtenberg

Accolto con un'ovazione all'ultima Comic-con, ecco il corto firmato dopo un anno e mezzo di lavoro da Dan Tracthenberg, e tratto da un videogioco. 
La protagonista, interpretata da Danielle Rayne, si sveglia in una cella, senza memoria e con un codice a barre sulla nuca, e intraprende una rocambolesca fuga.
To be continued...




venerdì 26 agosto 2011

Cyborg Film Festival.

Pubblichiamo questa interessante notizia per i più cinefili tra i nostri fantascientifici lettori.
Domenica 28 agosto 2011, al Fontanone del Gianicolo, è di scena la sesta edizione internazionale del CyBorg Film Festival, il concorso dedicato a cortometraggi e nuovi territori diretto da Luisella Chiribini.
Questa edizione "in compendio" presenterà le opere finaliste del concorso e comunicherà i nomi dei vincitori la sera stessa.
Il CyBorg FF vuole quest'anno rendere omaggio ad una delle prime scrittrici di fantascienza, C.L.Moore, a cui dedica la sigla con i disegni di Giulio Papini, il montaggio delle immagini firmato da Sabino Mazzini e la presenza di Mauro Silvestrini come voce narrante.
La Giuria del festival, che ha lavorato in rete per la selezione delle opere, è formata da Enzo Aronica (regista, art director e ideatore di n[ever]land), Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (sceneggiatori, registi, produttori) e ha decretato i finalisti nelle due categorie “Science Fiction” e “Anime” scegliendo opere che rispettivamente spaziavano sul tema della fantascienza tra horror, fantastico e fantascienza, e lavori che offrivano la visibilità di realizzazione del prodotto attraverso tecniche diverse.

Questo l’elenco delle opere presentate al Fontanonestate:

Sezione SCI FI
QUEDATE CONMIGO di Zoe Berriatua
DOLLS FACTORY di Ainhoa Menéndez
CICLOPE di Carlos Morett

Sezione ANIME
GAMBA TRISTA di Francesco Filippi
SINTEL di Colin Levy, David Revoy, Durian Team, Project Durian e staff Blender Institute
PAHTS OF HATE di Damian Nenow
DANGER GLOBAL WARMING di Daniele Lunghini

Spagna, Polonia, Italia e Paesi Bassi sono dunque in finale, nell’attesa della scelta dei vincitori della VI edizione internazionale.
Appuntamento domenica ai giardini della Fontana all’Acqua Paola del Gianicolo dalle ore 21.

Per informazioni info@fontanonestate.it - www.cyborgproduzioni.org


CYBORG FILM FESTIVAL – Scaletta e schede delle opere finaliste:

sezione SCI FI
QUEDATE CONMIGO
Regia: Zoe Berriatúa
Sceneggiatura: Zoe Berriatúa
Produzione: Zoe Berriatúa (Adamon & La bestia)
Cinematografia: Mario Pagano
Montaggio: Marc Saez
Suono: Sergio de la Fuente
Musica: Alejandro Román
Cast: Macarena Gómez, Pablo Turégano, Ona Casamiquela
Durata: 20'30"
Genere: Sci-Fi
Formato: HD
Sound: Stereo
Lingua: Spagnolo
Sottotitoli: Inglese
Nazione: Spagna
Anno: 2010
Sinossi: Non ti amo, ma possiamo essere amici… e poiché mi hai ucciso… almeno stai con me ancora qualche giorno…  

www.marvinwayne.com
 
sezione ANIME
SINTEL
Regia: Colin Levy, David Revoy, Durian Team, Project Durian e tutto lo staff Blender Institute
Sceneggiatura: Esther Wouda (Paesi Bassi)
Produzione: Ton Roosendaal (Netherlands)
Musica e Sound design: Jan Morgenstern (Germany)
Cast: Angela Guenette (Canada), Soenke Maeter (Germany), Ben Dansie
(Australia), Pablo Vazquez (Argentina), Dolf Veenvliet (Netherlands), Nathan Vegdahl (USA), Lee Salvemini (Australia), Beorn Leonard (Australia/UK), Jeremy Davidson (Australia/UK), Brecht van Lommel (Belgium), Campbell Barton (Australia)
Durata; 15'
Nazione: Paesi Bassi
Anno: 2010
Note: Sintel è un breve film indipendente avviato dalla Blender Foundation come mezzo per migliorare ulteriormente la risorsa 3D. Grazie ai fondi iniziali, un migliaio di donazioni fornite dalla comunità internet, ha dimostrato di essere un valido modello di sviluppo sia per la tecnologia aperta 3D che come film indipendente d’animazione.
Il film, che dura 15 minuti, è stato realizzato negli studi del Blender Institute di Amsterdam da un team internazionale di artisti e ricercatori. Inoltre sono stati realizzati on line, da parte di sviluppatori, artisti e gruppi in tutto il mondo, alcuni obiettivi cruciali, fondamentali per tecnica e creatività. 

www.blender.org
 
sezione SCI FI
CICLOPE
Regia: Carlos Morett
Sceneggiatura: Carlos Morett
Produzione: Carlos Morett, Omar M. Albores
Casa di Produzione: Ignoto Planet, .
Fotografía: Rafa Roche
Arte: Agustín Fontánez
Montaggio: J. Ignacio Garrido
Suono: DRAX Audio
Musica / Music: Omar M. Albores
Animazione: Alberto Trujillo, Ignacio Garrido
Cast: Iván Sánchez, Roberto Hoyas, Laura Sánchez, Lucía Hoyos, Emilio Buale
Sound: Dolby Digital
Formato: 35 mm
Durata: 12''
Nazione: Spagna
Anno: 2010
Sinossi: Cyclops è ambientato in una nuova Madrid del futuro. È la storia di due fratelli poliziotti, uno dei quali soffre di turbamenti interiori notturni quali incubi terribili che mettono in discussione la sua posizione nel Corpo della Polizia, tutto cio’ dovuto ad un errore che probabilmente nasconderà per il resto della sua vita.
Carlos Morett è laureato in Scienze della Communicazione con un diploma in Direzione filmica alla Vancouver Film School, un diploma in Animazione tradizionale e su Computer al Vancouver Institute of Media Arts, ed un master in Tecniche Digitali alla UCM. I suoi principali progetti sono statai realizzati in Spagna: Cyclops, un cortometraggio distribuito dalla Disney in 90 cinema attraverso la Spagna, ancor prima della pellicola di science Fiction Surrogates, interpretata da Bruce Willis. Il suo ultimo lavoro, Morphos, è il primo cortmetraggio spagnolo ad essere filmato in stereoscopia.  

www.madridencorto.es
 
sezione ANIME
DANGER GLOBAL WARMING (Recycled by Mileece)
Disegni, Sceneggiatura, Regia: Daniele Lunghini
3D e animazione: Paolo Freddi
Animazione 2D, montaggio, post produzione: Fausto Montanari
Musica: Mileece
Produzione: Daniele Lunghini/Black Smoke Organization
Formato di realizzazione: Computer grafica
Formato di proiezione: 16:9 Full HD
Durata; 4'45''
Nazione: Italia
Anno: 2010
Sinossi: Un giovane scienziato scopre che, a causa dell’eccessivo riscaldamento globale, la Terra ha i giorni contati. Il suo tentativo di avvertire i propri simili risulta però vano. Costruisce quindi due robot che dovranno di salvare il salvabile.
Daniele Lunghini, regista ed illustratore, con il cortometraggio in computer grafica 3D Le foto dello scandolo, selezionato come miglior produzione europea al festival Imagina di Montecarlo, ha vinto nel 2001 il Grand Prize al World Animation Celebration di Los Angeles, partecipando a numerose rassegne internazionali. E’ stato invitato dalla Università Disney Cal Arts, per il programma Best independent works e dallo Show for Shows (Los Angeles). E’ stato chiamato come regista dalla Black Smoke Organization per far parte del progetto internazionale The Danger Global Warming Project.

www.lunghini.it
 
sezione SCI FI
DOLLS FACTORY
Regia: Ainhoa Menéndez
Produzione: Jaime Bartolomé PC, .
Direzione: Ainhoa Menéndez Goyoaga
Cast: Leticia Dolera, Iván Lamas, Paco Maestre
Sceneggiatura: Ainhoa Menéndez Goyoaga
Fotografía: Aitor Uribarri
Arte: María Parés
Montaggio: Ángel Jonás Ojeda
Música: Ignacio Pérez Marín
Sound: Dolby SR
Formato: 35 mm
Durata: 11'
Nazione: Spagna
Anno: 2010
Sinossi: Anna lavora in una fabbrica di bambole. La sua intera vita è basata su movimenti meccanici che la vedono inserire nelle bambole gli occhi uno ad uno. Ma un piccolo cambiamento cambierà la sua esistenza per sempre…
Ainhoa Menéndez Goyoaga si è appassionata di film dall’età di 14 anni. È stato quando ha iniziato a registrare i suoi primi cortometraggi. Dopo essersi diplomata in Comunicazione Audiovisuale, ha studiato sceneggiatura cinematica alla Scuola di Film di Madrid e Regia filmica a San Antonio de Los Baños (Cuba). Attualmente alterna il suo lavoro di sceneggiatrice a quello di regista ed attrice. Dopo aver ricevuto un premio Speciale per una sceneggiatura, Ainhoa sta cercando adesso un produttore per il suo nuovo film intitolato A stroke of luck.

www.madridencorto.es 

sezione ANIME
PAHTS OF HATE
Regia e sceneggiatura: Damian Nenow
Produttori esecutivi: Piotr Sikora, Jarosław Sawko, Tomek Bagiński
Produzione: Marcin Kobylecki
Production Manager: Marta Staniszewska
Grafica 3D: Jarosław Handrysik, Jakub Jabłoński, Rafał Kidziński, Bartłomiej Kik, Bartosz Opatowiecki, Kamil Pohl, Krzysztof Rusinek, Łukasz Skurczyńśki, Marcin Stępień, Piotr Suchodolski, Dominik Wawrzyniak
Montaggio: Damian Nenow
IT: Tomasz Kruszona, Piotr Getka, Łukasz Olewniczak
Musica: Jarosław Wójcik
Suono: Genetix Studio, Maciej Tęgi
Sound Producer: Jarosław Wójcik
Musica interpretata da: Jarosław Wójcik, Paweł Piechura, Ramez Nayyar
Voci: Radosław Zander
Music Mix: Rafał Smoleń
Sound Recording In Dolby Digital Ex: Tomasz Dukszta, C.A.S., Maciej Tęgi, Jarosław Wójcik
Mastering Dolby: Tomasz Dukszta, C.A.S.
Head of Studio 1 WFDiF: Wojciech Hamer
Technical Service Studio 1 WFDiF: Mieczysław Karwicki, Jan Kozłowski, Leszek Micewski
Head Of Film Laboratory WFDiF: Małgorzata Rogulska
Laboratorio di stampa WFDiF: Jarosław Migała, Jacek Cieśliński
Co-finanziato da Polski Instytut Sztuki Filmowej
Formato: 35MM -16:9
Durata: 10'
Nazione: Polonia
Anno: 2010
Sinossi: Alcuni demoni hanno il potere di spingere le persone verso l'abisso dell'odio...
http://www.pathsofhate.com/

sezione ANIME
GAMBA TRISTA
Regia e sceneggiatura: Francesco Filippi
Art Direction: Mauro Dal Bo
Montaggio: Francesco Filippi
Suono: Paolo Bozzola
Musica: Andrea Vanzo
Cast: Patrizia Mottola (voce), Lucia Gadolini (voce)
Produzione: Studio Mistral (Francesco Filippi)
Durata: 8'
Nazione: Italia
Anno: 2010
Sinossi: Ho sempre avuto le braccia robuste. Ti diventano per forza così, quando nasci con le gambe molli, senza ossa…
Cyborg Film Festival
Domenica 28 agosto 2011, h 21
FontanonEstate

Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo
via Garibaldi 30, Roma (mappa)
Orario degli spettacoli: ore 21
Biglietti: € 10

martedì 2 agosto 2011

Ian Solo ritrova Ciubecca!

Una chicca dal Jimmy Kimmel Live, uno show in onda sull'emittente ABC.
Mi limito a citare la battuta: "I'm done with that Star Wars crap and I'm done with you. I'm in Cow Boys and Aliens. Daniel Craig is my wookiee bitch  now!".
Ineffabile.

domenica 31 luglio 2011

Dalla Comic-Con le news su "Prometheus" di Ridley Scott.

Fra le molte novità della Comic-Con da qualche giorno conclusasi a San Diego, segnaliamo quella che ci sembra la più interessante.
Si tratta di una sessione che è stata dedicata al nuovo film che segna il ritorno di Ridley Scott alla Fantascienza, a venticinque anni da Blade Runner.
Il regista britannico si è collegato in diretta con San Diego dall’Islanda, dove è situato il set della sua nuova opera.
Si tratta di “Prometheus”, che Ridley Scott ha chiarito non essere affatto un prequel di Alien, come inizialmente vociferato, ma un film diverso, che però contiene qualcosa che rimanderà al celebre primo capolavoro nella misura in cui risponderà a una domanda rimasta inesplorata in Alien.


Il film vede la partecipazione dell’incantevole Charlize Theron, intervistata con lo sceneggiatore Damon Lindelof (autore e produttore anche del venturo Star Trek 2 e noto soprattutto per la serie TV Lost) nel primo dei due filmati di seguito.
Damon e Charlize si sono quindi collegati con l’Islanda, da dove Ridely Scott, in compagnia dell’attrice svedese Noomi Rapace, lanciata dalla cinematografia del suo paese per la trilogia cinematografica basata sui romanzi di Stieg Larsson, ha risposto alle domande di Damon.
Nel cast anche Michael Fassbender.
Nel secondo filmato troverete tutta la chiacchierata fra Damon, Charlize in studio e Ridley Scott con Noomi Rapace in collegamento dall’Islanda.
Il film, circondato dal più stretto riserbo in questa fase, sembra rievocare le atmosfere di 2001 Odissea nello spazio e dello stesso Alien,  ma sembra che robot e replicanti avranno un ruolo determinante, essendo ormai parte integrante, come afferma Ridley Scott, dell'immaginario della FS.



giovedì 28 luglio 2011

Corto: Space chimp.

Creato tramite una collaborazione fra il World Wildlife Fund (WWF), Ben Lee, autore della colonna sonora, e Leo Burnett, Space Chimp ("scimpanzè spaziale") è un corto di chiara matrice ecologista, godibile ed emozionante.

domenica 17 luglio 2011

Modern Times.

Un corto che rappresenta anche un omaggio al cinema e alla sua storia, questo di Ben Craig, londinese (alias BC2010 su Vimeo), davvero ben realizzato, emozionante e credibile. 
Il titolo è semplicemente Modern Times. La chicca per i più esperti: il libro che il protagonista legge verso il finale...
Vi ricordiamo che usando il tag "Corti FS" sotto a questo post avrete accesso ai migliori corti di FS selezionati per Voi in questo Blog.

domenica 12 giugno 2011

Source Code.


Colter Stevens è immobilizzato in una specie di capsula che, azionata dall’esterno, lo proietta in uno specifico momento nel passato. Lo scopo del salto è ricostruire la scena di un attentato ferroviario e individuare il colpevole, che si accinge a far esplodere una bomba nucleare nel centro di Chicago. Stevens è un ex-elicotterista di stanza in Afghanistan, non ha memoria di quel che gli è accaduto nelle ultime ore, e tantomeno di come sia finito all’interno della capsula. Dopo aver fallito la prima missione, continua ad essere catapultato indietro alla spasmodica ricerca del terrorista, ed è costretto ogni volta a rivivere lo shock di una morte violentissima. Dopo altri tentativi falliti, l’uomo chiede l’interruzione della missione, ma i suoi referenti all’esterno della capsula non glielo consentono.
Grazie al “Source Code”, una specie di aura residuale degli eventi, che genera una traccia leggibile del passato, i coordinatori del progetto intendono continuare a spedirlo indietro più e più volte, fino a che non avrà individuato il colpevole. Ma il protagonista comincia a sospettare che quello in cui viene scagliato non è soltanto il simulacro residuo e immodificabile degli eventi già accaduti, ma una vera e propria realtà alternativa in cui è possibile intervenire sul loro corso.
Source Code è la seconda opera di lungometraggio del regista Duncan Jones, che aveva già firmato il bel Moon, vincitore, fra gli altri, del Premio Hugo 2010. Fantascienza e Dintorni aveva pubblicato un’intervista al regista inglese presso l’High Bar del simpatico Warren Etheredge, nella quale Jones parla di entrambi i suoi film e dei suoi progetti futuri. 
Come il precedente Moon, anche Source Code è un film sobrio, essenziale e ben riuscito, che vede protagonista Jake Gyllenhaal, dieci anni dopo la mitica performance nei panni di Donnie Darko. Come già in Moon, ancora una volta Duncan Jones ci ripropone un tema classico della fantascienza: stavolta si tratta del viaggio nel tempo, sebbene rivisitato nella forma di una semplice tecnica per osservare per pochi minuti (otto per l’esattezza) il flusso degli eventi già accaduti (un’idea che con le dovute differenze ricorda l’americano Deja Vu). In tutti e due i film è inoltre evidente una predilezione per i meccanismi a carattere ripetitivo: la clonazione in Moon e il viaggio nel tempo in Source Code costringono i rispettivi protagonisti a rivivere più volte la stessa situazione.
I puristi avranno qualcosa da ridire su alcune incongruenze di cui non si potrà non notare la presenza verso il finale, a proposito del quale rimandiamo i lettori che abbiano già visto il film a questa spiegazione che il regista stesso ha rilasciato in un’altra intervista, pubblicata da Io9. Nella stessa intervista Duncan Jones, dando conferma del suo amore per le citazioni, ci rivela inoltre che la voce del padre di Colter Stevens nella telefonata finale è quella di Scott Bakula, indimenticabile protagonista della serie TV anni’90 dal titolo Quantum Leap. Non a caso la telefonata-cameo si apre con il mitico “Oh boy!” con cui iniziava ogni avventura del protagonista in ciascun nuovo salto da un’epoca del passato a un’altra. E non è la sola citazione: il protagonista che si spaventa della propria immagine riflessa da uno specchio rimanda nuovamente a Quantum Leap, e i consigli che Colter Stevens, all'ennesimo balzo, elargisce alla sua ragazza (Michelle Monaghan) a bordo del vagone per evitare piccoli inconvenienti prima che si verifichino non potranno non rammentare il celebre film Ricomincio da capo con Bill Murray.
Consigliatissimo a chi ama la vera fantascienza, classica e senza fronzoli.


mercoledì 25 maggio 2011

Star Trash Degeneration

Mi avvicino sempre con diffidenza alla fantascienza umoristica, perché l'incrocio dei generi produce spesso risultati deludenti. Nel caso di Star Trash Degeneration, parodia italiana della prima storica serie Star Trek, sono stato clamorosamente smentito.
Quello che potrete vedere di seguito è l'episodio pilota, dal titolo "il propellente afrodisiaco".
Il divertente episodio è girato con intelligenza, ben recitato, ed è pieno di citazioni, fra cui la celebre "potrebbe andar peggio, potrebbe piovere" tratta dal mitico Frankestein Junior, o l'esplicito richiamo a un britannicissimo Dottor Who.
Un modo di fare comicità di cui si sentiva davvero il bisogno.
Notevole l'interpretazione dei due protagonisti, Speck e Krik, la cui mimica è una parodia perfetta e ammirevole dei personaggi originali.
Questa la scheda di produzione:
Anno di produzione 2010
Regia: Fabio Salvati
Direttore Artistico: Michael Jean Baker (alias Armando basso)
Con:
Fabio Salvati - Capitano Krik
Michael jean Baker (alias Armando basso) - Signor Speck
Michela D'Orsaneo - Tenente Hurina
Fabrizio Buzi - Signor Sola
Federico Perrotta - Signor Biscott
Autoprodotto dalla Dreamsquarepictures
Soggetto:
L'astronave Lentaprise rimane senza propellente, il capitano Krik e il signor Speck decidono di andare indietro nel tempo per per approfittare del minor costo della benzina.
Tra paradossi temporali e intrecciamenti multiserie (c'è un tributo al dott.who), la parodia vi porterà li, dove mai nessun buffone è giunto prima!

Sito ufficiale: www.startrash.org

venerdì 20 maggio 2011

Tintin: il trailer italiano.


Noncurante delle interpretazioni politiche relative al personaggio e all'epoca in cui nacque nella mente del belga Hergé, suo creatore, attendo con gioia l'arrivo sul grande schermo di un personaggio che ha segnato (spero positivamente) la mia infanzia.
Tintin è un giovane giornalista a caccia di notizie, curioso, intelligente e privo di pregiudizi, gira il mondo (fino a sbarcare sulla Luna in un celebre episodio) insieme all'inseparabile cagnolino Milù e in compagnia dei mitici amici come il Capitano Haddock e i fratelli Dupont. Dopo aver affascinato i lettori di tutto il mondo, l'arrivo al cinema avviene grazie a Steven Spielberg e Peter Jackson. Il film Le avventure di Tintin: Il segreto del Liocorno è in realtà il primo di una trilogia di film in elevatissima qualità di Motion Capture.



Per accedere al trailer italiano in esclusiva su MYmovies cliccate qui
Notevole la scelta della voce per il doppiaggio del protagonista che trovo incarni esattamente la personalità che nelle mie letture attribuivo a Tin Tin.
Nelle sale? In autunno.

lunedì 9 maggio 2011

Fringe: da 3 a 4!

Lo scorso sabato è andata in onda negli USA la puntata finale (n. 22) della terza stagione di Fringe. Non continuate a leggere il post se temete gli spoiler!
Progettata evidentemente più come trampolino per una stagione successiva che come finale auto-conclusivo, la puntata 22 ha infatti dato risposta ad alcuni quesiti ma ne ha aperti molti altri.
Punto cardine dell'episodio, sul finire, la sparizione di Peter Bishop, che dopo aver azionato la Macchina che governa il confine fra i due universi paralleli, scongiura l'auto-distruzione obbligando Walter e il suo alter ego dell'Altra Parte a trovarsi faccia a faccia per  raggiungere una soluzione pacifica, dopodiché, semplicemente svanisce, dalla scena così come dalla memoria dei suoi amici, nemici e "padri".
Già questa sparizione contiene un paradosso che dovrà essere sciolto, visto che proprio la sottrazione di Peter al Secondo Universo è stata il fattore di innesco dell'intera vicenda. Sono gli Osservatori a suggerirci che "he never existed" (non è mai esistito), e a questo punto vi sarebbero diverse possibili interpretazioni:
1) Peter non è mai nato?
2) L'intervento di Peter nella macchina è stato tale da modificare il passato, evitando che Walter lo sottraesse alla sua legittima famiglia d'origine, lasciando che morisse nel 1985 ancora bambino?
In questi due casi non si comprende però come si sia arrivati al presente in cui i rappresentanti dei due mondi si ritrovano faccia a faccia.
3) La macchina ha funzioni ancora ignote, oppure è tarata in maniera tale da sradicare l'operatore che la manovra dal flusso temporale, forse per sua stessa protezione?
4) Gli Osservatori hanno creato Peter per porre rimedio a una collisione intermondiale altrimenti inevitabile a prescindere dalla sua vicenda personale? O hanno addirittuta creato Walter e il suo "alternativo" con lo stesso scopo, e così per Olivia e la sua alter ego e tutti i cosidetti "primi nati"?
Tutte queste ipotesi implicano l'esistenza di uno o più paradossi, che sono di regola ineliminabili in qualunque maniera si tratti il viaggio nel tempo. Lo stesso Walter ce lo ricorda, affermando, nel salto in avanti di Peter nel 2026 (la data si evince dal fatto che Peter afferma di aver effettuato l'intervento di distruzione dell'Altra Parte 15 anni prima, e forse anche dal numero identificativo dell'auto della polizia, 2026, che nel "nostro" presente è parcheggiata fuori dal museo in cui è custodita la chiave per l'apertura della Macchina), che se Peter svolgerà la sua missione cambiando il passato, non dovrà stupirsi del "paradosso". 
Molto divertente in tal senso la scena in cui Walter piega su se stesso il foglio su cui è disegnata l'immagine di Olivia che con il pensiero neutralizza la Macchina gemella nell'altro Universo e così aiuta Peter a entrare nella Macchina nel nostro, a indicare la circolarità del paradosso. Non dimentichiamo che i "pimi nati" sono i nostri stessi protagonisti, che nel flusso non ancora modificato avevano probabilmente realizzato la macchina e le istruzioni e l'hanno scagliata indietro nel tempo attraverso un wormhole.
5) e comunque, chi diavolo sono gli Osservatori?
Ma per tutte queste risposte dovremo attendere la prossima stagione, in merito alla quale il produttore J. H. Wyman ha recentemente dichiarato che 1) ci sarà una quarta stagione! 2) Joshua Jackson (Peter) vi prenderà parte.
Ci tocca attendere il prossimo autunno.



Alcuni dei passi sopra sono ispirati da questo articolo.


domenica 8 maggio 2011

Una video-intervista a Duncan Jones.

Una interessante intervista di Warren Etheredge a Duncan Jones, il giovane regista inglese che dopo aver firmato Moon (Premio Hugo 2010) ha recentemente diretto Source Code, attualmente nelle sale italiane. 
Duncan parla di entrambi i film, del suo terzo progetto attualmente in lavorazione, degli effetti speciali utilizzati nelle sue opere e delle letture che hanno fatto di lui uno dei registi di maggiore talento nella sci-fi cinematografica attuale.
Buona visione!

domenica 24 aprile 2011

Corto di FS: Leap.

Torniamo a dedicare la nostra attenzione ai corti di FS sparsi in rete. Questa è la volta di Leap, di Dan Gaud, reperito nella piattaforma Vimeo.
Si tratta di un ragazzo che scopre casualmente di poter passare in un altro universo gettandosi dal sesto piano di un edificio.
"L'altra notte sono caduto dal sesto piano, e non sono morto. Non mi sono fatto un graffio." è la frase d'apertura dell'io che narra la storia. 
Nulla di nuovo nella trama, ma buone la realizzazione, l'interpretazione, l'atmosfera e la colonna sonora.
Giudicate Voi.
Vi ricordo che il tag "Corti FS" vi consentirà di visualizzare gli ormai numerosi corti di FS selezionati per Voi da Fantascienzaedintorni.


Leap from Dan Gaud on Vimeo.

sabato 23 aprile 2011

ΠΛΑΝΗΤΕΣ.

Non ci occupiamo spesso di Anime fra queste pagine, e quando ci si imbatte in certe opere  viene da rammaricarsene. Planetes, (parola greca che significa “erranti”, dalla quale proviene la parola “pianeti”, ma che possiamo attribuire in questo caso ai protagonisti di questa breve serie), firmata, come il manga omonimo, da Makoto Yukimura e prodotta nel 2003, è senza dubbio una delle migliori animazioni di puro genere fantascientifico mai realizzate.
Siamo nel 2075, in un futuro prossimo tratteggiato con sorprendente efficacia, nel quale la colonizzazione extra-terrestre muove passi concreti nello spazio fra Terra e Luna, spingendosi fino al nostro satellite, su cui sono presenti piccole città e una primitiva rete stradale. Nello spazio il traffico è intenso: aeroplani stratosferici collegano le città terrestri, le grandi multinazionali del primo mondo, oltre a condurre la politica planetaria terrestre, guidano la colonizzazione con le loro stazioni orbitali, e un corpo di polizia internazionale sorveglia le infrastrutture dagli attacchi di un gruppo di terroristi, il Fronte per la Difesa dello Spazio, che guarda al programma spaziale come a un’invasione delle potenze del primo mondo compiuta per soli fini commerciali. 
L’uomo si è spinto fino a Marte, e sullo sfondo della vicenda fervono i preparativi per la costruzione e la partenza della Wernher Von Braun, la gigantesca astronave che permetterà al primo equipaggio umano di effettuare l’esplorazione diretta su Giove. Il nome della nave   evoca il ricordo del celebre ingegnere e fisico tedesco, creatore delle micidiali V2 e poi deus ex-machina delle missioni Apollo. Alla figura di Von Braun vi sono  riferimenti continui, fra cui il divertente personaggio del fratello minore del protagonista, un ragazzino giapponese appassionato di razzi che ne combina di tutti i colori.
I protagonisti sono gli impiegati di una piccola sezione della Tecnora, una delle multinazionali che si spartiscono la conquista spaziale, la Sezione Detriti, che si occupa della rimozione degli infiniti rifiuti dagli spazi orbitali. La Sezione Detriti, soprannominata spregiativamente la “mezza sezione”, non ha fondi, usa astronavi vecchie e scadenti, viene considerata come l’ultima ruota del carro della potente compagnia, ed è formata da personaggi provenienti, oltre che dal Giappone, da varie nazioni della Terra.
Il mondo immaginario creato in quest’animazione si pone come diretta evoluzione delle storiche tappe della colonizzazione dello spazio fino ai giorni nostri: durante la sigla di apertura degli episodi si susseguono immagini animate di pietre miliari come i primi test missilistici di Goddard, i razzi tedeschi V2, lo Sputnik, il cane Laika, il razzo Vostok, le missioni Apollo, lo Skylab, la Mir, la Stazione Spaziale Internazionale e lo Space Shuttle. I riferimenti scientifici sono accurati e precisi, le sequenze spaziali realizzate con cura, in condizioni di assenza di rumore, e vi si trova parecchio da imparare sulle tecniche astronautiche. Il respiro cadenzato degli astronauti non potrà non rammentarvi le celebri sequenze di 2001: Odissea nello spazio.
La forza di Planetes è nel suo scrupoloso realismo. La vicenda umana dei protagonisti è credibile, e vede personaggi ben definiti muoversi in modo coerente, mutare i propri stati d’animo e le proprie opinioni in funzione degli eventi, evitando con cura facili stereotipi. A tratti si dimentica che si tratti di un cartone animato, e in effetti la sceneggiatura raggiunge con disinvoltura i livelli della miglior cinematografia di genere. Anche i significati politici, che possiamo riassumere nell’idea che intorno al progetto spaziale (immaginario) ruotino immensi interessi economici ai quali in pochi si oppongono, contengono chiari riferimenti al mondo di oggi: le multinazionali spacciano il programma di colonizzazione come unica risorsa per una Terra sovrappopolata e inquinata, mentre i loro oppositori rivendicano la necessità di spendere le scarse risorse economiche per affrontare i problemi planetari, piuttosto che dedicandosi allo Spazio.
Sullo sfondo, la vicenda umana del protagonista, l’astronauta Hachi, che da "spazzino spaziale" frustrato, che vive all’ombra del padre, astronauta di successo e tra i primi ad aver messo piede su Marte, lotta per diventare uno dei diciotto prescelti per la spedizione gioviana a bordo della Von Braun, attraversando fasi buie di crisi e di allontanamento dalle relazioni umane, fino alla scoperta finale che “la distanza fra le stelle si annulla nelle infinite connessioni fra gli esseri umani”.
Indimenticabile infine la piccola selenita, una ragazza nata cioè sulla Luna, in condizioni di gravità ridotta, impossibilitata perciò a recarsi sulla Terra, che spende il suo tempo a contemplare il Pianeta in cui gli uomini vivono separati da confini che lei, dal suolo lunare, non riesce a vedere. La sua innocenza, e il candore con cui la ragazzina guarda alla Terra come luogo di eguaglianza fra tutti i suoi abitanti, muoverà a compassione l’ultimo dei terroristi, inducendolo a rinunciare alla sua ennesima azione violenta.
Un finale che condensa il significato della miglior fantascienza di sempre.
Eccellente, come era d'obbligo, la colonna sonora. Ne troverete un saggio fra i filmati di seguito.
Grazie al mio amico disegnatore, Luca, per la preziosa segnalazione.






lunedì 18 aprile 2011

Fantascienzaedintorni finalista al Premio Italia 2011.


Online i risultati relativi alla fase di selezione dei finalisti delle varie categorie del Premio Italia 2011. L'assegnazione dei primi premi avverrà a giugno in occasione della Italcon 37.
L'inattesa sorpresa è la presenza del Blog Fantascienzaedintorni fra i finalisti di quest'anno. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno effettuato la segnalazione.
Di seguito i risultati per categoria, con la possibilità, cliccando su ciascuna, di accedere, nel sito del Premio, alle segnalazioni dei partecipanti che non hanno raggiunto la finale. Ringrazio a proposito anche i due votanti del mio racconto pubblicato nella raccolta Onda d'abisso.

giovedì 17 marzo 2011

Sucker Punch!

Dopo Inception proviamo a vedere cosa Sucker Punch ci offrirà in questa nuova trama che mescola realtà e sogni. Dal regista di 300 e Watchmen, Zack Snyder, il film uscirà il 25 marzo in tutto il mondo... e stavolta, del tutto eccezionalmente, anche in Italia.


lunedì 21 febbraio 2011

Inception e BAFTA: Come Volevasi Dimostrare.

Dopo tante polemiche su Inception, scocchiamo una rapida occhiata ai risultati che il film ha ottenuto qualche giorno fa, in occasione della cerimonia finale della prestigiosa competizione per i premi British Academy Film and Television Arts (i blasonati "BAFTA").
Nella nostra recensione, qualcuno lo ricorderà, avevamo elogiato gli aspetti tecnici a discapito della scarsa originalità e tensione drammatica della storia (se volete potete rileggere la recensione qui).
Ebbene, si tratterà della somiglianza fra il gusto britannico e quello del sottoscritto, il cui corredo genetico è per buona metà inglese, ma Inception si limita a riscuotere tre premi meramente tecnici (sonoro, effetti speciali e scenografia), e perde nell'ordine: miglior film e miglior colonna sonora originale (a favore de Il discorso del re), miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio (a favore di The social network), miglior fotografia (a favore de Il grinta). 
Limitiamoci a un politically correct "C.V.D."

domenica 20 febbraio 2011

Star Wars Uncut: la versione degli spettatori.

Solo un mito intramontabile come Star Wars può generare simili fenomeni nel web. 
In questo caso si tratta di Star Wars Uncut, un'iniziativa creata da Casey Pugh, uno sviluppatore di strumenti web che ha dedicato molto tempo e fatica a Vimeo, che a maggior ragione dopo questa scoperta trovo sia una piattaforma di intelligenza straordinaria. 
Come funziona? Il celebre cult-movie è stato diviso in spezzoni da circa 15 secondi. Professionisti, dilettanti, cineasti della domenica, sviluppatori, designer, chiunque, insomma, può proporre una rivisitazione in qualunque chiave (filmato, cartone, animazione o quant'altro), dalla più grossolana alla più sofisticata, di uno degli spezzoni, usando le più avanzate tecniche di computergrafica  o i soldatini e i pezzi della Lego, e partecipare così alla selezione per la creazione di un immenso patchwork che costituisce il film alternativo, denominato appunto  "Star Wars Uncut".
Nel sito è inoltre possibile, per ognuna di queste scene da 15 secondi, visualizzare tutte le alternative proposte e partecipanti alla selezione.
Insomma, in Star Wars Uncut c'è tanto da divertirsi che si rischia di passarci ore, e di trovare facilmente qualche girato intelligente, divertente, quando non addirittura sofisticato.

sabato 5 febbraio 2011

Il più bel Dart Vader di tutti i tempi.

Da vedere e rivedere, questo spot che è un inno alla bellezza e ti induce a pensare che se la pubblicità fosse tutta così, se il commercio fosse animato da questo tipo di emozioni, il capitalismo assumerebbe un volto persino umano. 
Penso di non esagerare se affermo che si tratta dello spot televisivo più bello che abbia mai visto. Pieno di fantasia, affetto, intelligenza e con quel tocco di amore per un cult-movie di fantascienza che ha palesemente segnato l'infanzia o l'adolescenza di chi ha creato l'idea e l'ha sviluppata. 
Il successo è confermato da più di dieci milioni di visioni in tre giorni.
E allora è giusto fare pubblicità! D'altronde la VW Passat è una delle auto più riuscite di tutti i tempi.

domenica 30 gennaio 2011

Poco trapela sulle condizioni di Orson Scott Card.

In seguito alla pubblicazione della notizia sull'ictus che ha colpito Orson Scott Card all'inizio di quest'anno (qui), ben poco, per non dire non nulla, trapela in merito alle attuali condizioni dell'autore de Il Gioco di Ender.
Nel sito internet dello scrittore è stata pubblicata, con un'autoironia che non saprei precisamente se invidiare (e che mi auguro sia a questo punto farina del suo sacco e non di qualche webmaster obbediente a strategie di marketing editoriale), la TAC (qui) che mostra l'esatta collocazione dell'evento ostruttivo cerebrovascolare occorso, corredata dalla battuta "Orson Scott Card is happy to provide proof that he does, in fact, have a brain." (trad. Orson Scott Card è felice di fornire prova che ha effettivamente un cervello). 
Mi piace esprimere pubblicamente l'augurio che tutto proceda per il meglio portando all'attenzione di tutti il Fan Trailer della versione cinematografica ad oggi non realizzata di "Ender's Game", che lo stesso OSC ha proclamato come il migliore esistente. Riconoscerete probabilmente le immagini provenienti da diversi altri film di fantascienza degli ultimi tempi. Personalmente trovo il filmato ben fatto, benché concentrato quasi esclusivamente sul combattimento finale e troppo poco invece sulla parte più appassionante del romanzo, ovvero l'estenuante training militare del bambino-genio-soldato e il suo rapporto con gli altri bambini reclutati per la guerra contro gli Insetti.
In merito alla lavorazione del vero film, l'aggiornamento più recente è questo, e si riferisce al fatto che l'autore stesso già nel 2009 completò una sceneggiatura che sarebbe ora nelle mani della Casa di Produzione Odd Lot Entertainment.

lunedì 17 gennaio 2011

Nel 2011 uscirà più un film di genere fantastico alla settimana.

Il Blog Io9 segnala che nel 2011 uscirà un nuovo film fantastico/fantascientifico ogni 5 giorni. L'anno appena iniziato potrebbe quindi rivelarsi come il più importante di sempre per la cinematografia di questo genere. Si tratterebbe di ben 64 nuovi film di cui il Blog è riuscito a radunare informazioni su 55 di essi. 
Fra alieni, creature immaginarie, supereroi e mondi fantastici, ecco la guida completa a questi film.

lunedì 10 gennaio 2011

Hereafter.

Tre storie di morte si intrecciano in una sola storia di vita in uno dei film migliori degli ultimi tempi. Chiariamolo subito: Hereafter non è un film di genere horror, ma veicola immagini  stimolanti attraverso un uso leggero e intelligente di un tema fantastico. Inoltre, non dà spiegazioni o suggerimenti su un argomento tanto abusato quanto la vita dopo la morte, e non prende posizione. Infine, come qualunque film che non sia soltanto un prodotto commerciale, non solo non dà affatto risposte, ma al contrario stimola nuove domande.  Ora, se avete intenzione di vedere questo film, e chi vi scrive ve lo consiglia, cliccate da qualche altra parte (potreste fare un giretto qui, o qui, per esempio, ma sono solo suggerimenti), e smettete di leggere questo post.
State continuando a Vostro rischio.


Un’affascinante e famosa telegiornalista parigina, sorpresa in spiaggia dallo tsunami del 2005, sperimenta uno stato di pre-morte e si convince che esiste un “aldilà”; un ragazzino londinese perde il suo gemello e tenta disperatamente di mettersi in contatto con lui ricorrendo a sedicenti maghi e veggenti; un giovane sensitivo americano tenta di abbandonare per sempre il ricorso al suo “dono”, che gli ha finora precluso la possibilità di una vita normale.
Tre storie, raccontate con disarmante e commovente semplicità, fortemente incentrate sulle emozioni vissute dai loro protagonisti, sulle loro debolezze e i loro desideri, in breve, sulla loro umanità. Personaggi positivi, ma incostanti e imprevedibili, tratteggiati con sobrietà e delicatezza, che conducono tre vite completamente diverse; tre storie, quindi, del tutto diverse, ambientate in luoghi diversi, ma accomunate tanto dalla profonda solitudine dei rispettivi protagonisti quanto dalla loro voglia di combatterla e superarla.
La narrazione è leggera, leggerissima, il tempo passa veloce mentre si è rapiti da immagini essenziali e dirette, che trasferiscono emozioni altrettanto essenziali e dirette, senza fronzoli, senza eccessi e senza sequenze inutili; in questo film, in effetti, ci sono solo immagini necessarie; non se ne potrebbe risparmiare una, e certo sarebbe un peccato perdere i picchi di autentica poesia della vicenda del piccolo inglese, o il momento di puro erotismo fra due studenti di un corso di cucina tenuto da un improbabile chef italo-americano.
Ma veniamo al punto: di fronte a un tema come quello in questione è legittimo il sospetto che si intenda far eco a poco originali storie avvinghiate alla pia speranza di una qualche forma di esistenza “successiva” a quella che si conduce in questo mondo. Per fortuna, Hereafter sfugge abilmente a una simile tara, e non scivola nel luogo comune. Ma mi corre l’obbligo di avvisare che il mio punto di vista sull’opera è estremamente soggettivo, ed è probabile che chi arriverà in fondo a questa recensione non sia d’accordo con me, e giudichi eccessiva la portata delle mie congetture in merito al significato delle immagini che presenta. Ma questo è un rischio che ho tutta l’intenzione di correre.
Di questo film si è detto che si tratta di un’opera profondamente laica. La mia opinione su questo pur fondamentale punto è ambigua, come (piacevolmente) ambiguo ho trovato che sia il film stesso.
La laicità di Hereafter sarebbe intrinseca alla totale assenza di Dio e della Religione.
E questo è verissimo: in questo film non c’è mai una chiesa, né una sinagoga, non c’è alcun riferimento a ipotesi di un aldilà cristiano, musulmano o buddista. Non ci sono preti, né sciamani, né rabbini. Nessuno prega, nessuno invoca dèi, nessuno leva gli occhi al cielo nemmeno per un istante (a dire il vero c’è un funerale, ma ci sembra un passaggio obbligato, oltre che un’occasione per sottolineare un certo cinismo clericale). Tutte le ipotesi sull’aldilà sono state filtrate attraverso un sanificante setaccio che ha opportunamente trattenuto qualunque classificabile contaminazione ritualistica. E quest’opera di filtrazione è così ben fatta che non la si nota nemmeno: è un po’ come quando ti chiedono “perché non credi in Dio?”, e la risposta giusta è semplicemente “Non si cerca la ragione per cui non si fa qualcosa, ma semmai del perché invece la si fa. Dunque, perché tu credi?”. Questo film in effetti non ha abolito la religione e gli dèi, ha semplicemente descritto l’essere umano nella sua interezza. E questa interezza non ha bisogno di un dio. Punto.
Ma.
Con il mio “ma” intendo dar conto dell’uso, alcune righe sopra, dell’attributo di “ambiguità”. Pur in questa evidente e gradevole mancanza di religione, qualunque ipotesi di esistenza di un “aldilà” è segno di una “fede” in qualcosa di altro, di ultra-terreno, di alieno all’umanità. Qualcosa che, appunto, esula da quella interezza dell’essere umano, e la travalica. Qualcosa che non si può ritenere forse strettamente inerente la religione, ma non si spoglia del tutto da un "sentimento" indeterminato di “religiosità” nel senso più lato, ovvero del legame a una realtà che in quanto “supera” la nostra finitezza, è trascendente. In questo senso, non vi è forse una deroga alla laicità assoluta? Ecco perché penso che un film che proponga una simile visione non possa essere considerato laico in senso stretto. Ciononostante, desidero dirlo chiaramente, Hereafter rimane di certo uno dei film più laici che io abbia mai visto. Anche perché pone il dubbio sull’aldilà in termini prettamente positivistici e assolutamente scientifici. E forse è proprio questo il punto.
Ora, però, la domanda è: qual è il messaggio del film? Ammesso di volerne cercare uno, s’intende. C’è un messaggio pre-confezionato? Forse. E forse è quello che abbiamo finora sviluppato. O magari si ha il diritto, e da spettatore intendo arrogarmene, di individuarlo in autonomia.
Il protagonista, il giovane sensitivo americano (Matt Demon), nel momento in cui tocca una persona, “vede” le immagini dei defunti, e apparentemente parla con loro. Per rappresentare questa funzione di tramite fra il morto e il  sopravvissuto, Eastwood elargisce solo immagini vaghe e confuse. Fotogrammi dinamici, al limite della riconoscibilità dei volti. Con intelligenza, non ci fa vedere che ombre, flash, e per di più, completamente muti.
Allora, l’ipotesi che mi piace proporre è che il sensitivo non stia affatto osservando l’aldilà, ma bensì l’aldiqua. Grazie al suo dono, il protagonista sembra semplicemente capace di entrare in risonanza con la parte più segreta dell’essere umano. Quella in cui è custodito il ricordo profondo dello scomparso. Un ricordo che non a caso il film propone come immagine confusa, vaga, non identificabile, quasi non fosse solo (o affatto) un’immagine visiva, ossia una figura dai contorni precisi, ma qualcosa di più complesso, sottile, inafferrabile e indescrivibile; qualcosa che il linguaggio verbale non è sufficiente a connotare. Tutto, nel modo in cui le scene delle “sedute” sono rappresentate, sembra concorrere a questo fine: le frasi che il defunto pronuncia sono esclusivamente prodotte dal sensitivo (a differenza di quasi tutti i film del genere) e nella totalità dei casi ricalcano quello che il sopravvissuto pensa del defunto o gli attribuisce, come se anche quelle parole fossero semplicemente ciò che il sopravvissuto volesse sentirsi dire dallo scomparso, ovvero come fossero una parte di quel ricordo, di quell’immagine sepolta nell’inconscio, con cui il sensitivo sembra in grado di entrare in contatto.
È forse questa la sua vera dote: entrare in risonanza con le immagini inconsce del sopravvissuto. Non a caso, ha bisogno di toccare il sopravvissuto, accedendo alla sua mente. Il sensitivo ci spiega che ha sviluppato  il suo potere in maniera casuale e involontaria, ossia in seguito a un’encefalite e al relativo intervento chirurgico, come se in qualche maniera misteriosa e inspiegabile, le capacità di comunicazione del suo cervello fossero state incrementate.
L’ipotesi che trovo stimolante è quindi che si sia voluto dire, latentemente, che le “visioni” del mondo dei morti non sono altro che le immagini dell’inconscio dei vivi.  In tale prospettiva il sensitivo del film non sarebbe che un uomo dalle capacità, diremmo volgarmente, telepatiche. Persino alcuni passaggi della sceneggiatura sembrano confermare questa ipotesi: quando il morto “comunica” le sue volontà, il sensitivo sembra parlare a ruota libera. A tratti pare quasi che stia inventando tutto, talora per non scontentare o deludere la persona che ha di fronte; inoltre, nella prima seduta con un collega di suo fratello che vuole a tutti i costi evocare la moglie defunta (la scena che magistralmente apre il film gettando lo spettatore nell'insofferenza del protagonista per il suo stesso potere), il sensitivo cita una donna (Virginia) che la defunta non avrebbe alcuna importante ragione di ricordare a suo marito, ma qualche istante dopo si scopre che invece questa donna era importante per lui, il sopravvissuto (che se ne era segretamente innamorato). Ovvero, era un suo ricordo e non un suggerimento della defunta.
Proseguendo in questa chimerica e presuntuosa ricostruzione delle nascoste intenzioni dello sceneggiatore e del regista, si potrebbe arrivare a dire che il film sostituisce, una volta per tutte, all’infinito mondo ultraterreno, l’infinito mondo interno dell’essere umano.
Laddove questa fantasiosa interpretazione fosse corretta, ritengo che ci troveremmo di fronte a una vetta autentica di purissimo e insuperato umanesimo laico.
Certamente ci sono elementi che ostacolano questa interpretazione: fra tutti, quello più smaccatamente evidente è rappresentato dalle parole messe in bocca alla dottoressa svizzera cui la giornalista francese si rivolge nella sua ossessiva ricerca sull’aldilà: parlando dei tanti  individui miracolosamente scampati alla morte che come lei hanno vissuto esperienze di “pre-morte”, la dottoressa afferma “… questi uomini erano tutti privi di conoscenza, ovvero in uno stato in cui è noto che il cervello umano non è in grado di creare immagini”.
Il punto è proprio questo: perché non pensare invece che l’esperienza di pre-morte non sia altro che una creazione particolarmente potente di immagini a livello inconscio, con chissà quale deformazione della percezione temporale? È ben noto che ciò accade anche nei sogni, che sono appunto immagini create da soggetti “privi di conoscenza”. Ed è assodato che la creazione di immagini avviene a vari livelli di perdita di coscienza, dal  più ovvio, appunto il sonno, alle condizioni prodotte tramite anestesia generale.
Conosco ormai varie persone ben più qualificate di me, che forse (sottolineo il forse) direbbero che quell’affermazione, non a caso messa in bocca alla scienziata organicista svizzera, rientra nella definizione di “negazione", e come tale, nulla toglie all’assurda coerenza del castello di ipotesi con cui vi ho tediato. Al contrario.
Come non soffermarsi, in ultimo, sulla geniale scena del finale? Quando il protagonista riesce a rintracciare la donna di cui si è innamorato (la bella giornalista francese), la sua ultima visione è quella di un appassionato bacio fuori dal tempo, che non ci è dato sapere se sia premonizione di sensitivo o, più probabilmente, fantasia umana di uomo innamorato, che vede finalmente davanti a sé una vita degna da vivere, e sogna a occhi aperti la donna che vuole per sé, separandosi per sempre dalle immagini di coloro che sono defunti.
Un film da non perdere, comunque la pensiate.